Non è una contraddizione. È una scelta consapevole.

Questo sito ha un unico obiettivo: presentare la mia formazione e permetterti di contattarmi. Niente e-commerce, niente decine di redattori, niente contenuti strutturati complessi. In sintesi: non ha bisogno di Drupal.

WordPress, in questo caso, è la scelta più pragmatica, veloce e leggera. E in ambito professionale, pragmatismo non è compromesso: è competenza.

Allora perché insegno Drupal? Perché l’ho usato dove davvero conta:

• Aree riservate con permessi granulari: gestione di documenti, formazione interna e profili utente per associazioni professionali, dove ogni ruolo vedeva solo ciò che gli competeva.
• Siti per agenzie immobiliari con più sedi: decine di tipologie di annunci, filtri avanzati, gestione di agenti per zona, e un’unica base dati condivisa — impossibile da gestire con WordPress senza plugin fragili.
• Frontend complessi con Next.js: headless Drupal come “content engine” per applicazioni moderne, dove il contenuto doveva essere strutturato una volta e consumato su web.

Se il tuo progetto è solo una vetrina, un blog o una landing page… probabilmente non ti serve Drupal. E se qualcuno te lo vende lo stesso, sta seguendo la sua agenda, non la tua.

Ma se stai costruendo qualcosa di strutturato, scalabile, destinato a durare anni… allora vale la pena di imparare a pensare con Drupal.

Il mio ruolo non è “vendere Drupal”. È aiutarti a capire quando serve — e quando invece basta molto meno.

E per farlo, devo saper usare entrambi gli strumenti… e soprattutto, saper scegliere.